Un bibliografo francescano

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La perizia metodologica dell’attività bibliografica di p. Arce non è testimoniata solo dalle numerosissime schede e dagli appunti custoditi presso l’Archivio Storico della Custodia o all’interno dei libri stessi, ma anche dalle sue opere monografiche organizzate secondo un tema preciso, fortemente legate alla storia della sua amata biblioteca. Fondamentali sono il suo catalogo descrittivo di centododici libri antichi (XV-XIX secolo) di argomento medico custoditi presso la biblioteca, intitolato Libros antiguos de medicina en la biblioteca de San Salvador nel primo volume della Miscelánea de Tierra Santa, e l’ancora più peculiare Itinerarios raros y preciosos de Palestina. Extractos aportaciones y notas criticas, uscito nel 1963 e incentrato su quattordici itinera in Terra Santa (XV-XIX secolo), dove l’autore dichiara di voler di integrare, ampliare e correggere le opere classiche di Titus Tobler, Reinhold Röhricht e Peter Thomsen.

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Nel primo lavoro domina un’attitudine analitica moderna del padre, attento tanto a descrivere e identificare l’edizione quanto a delineare la storia dell’esemplare in sé, mentre nel secondo subentra un andamento discorsivo decisamente meno rigido, spesso quasi narrativo: qui i dati di edizione e di possesso sono accompagnati da informazioni sul prezzo e persino sul luogo in cui il frate s’è procurato un dato esemplare.