Scorci dalla Terra Santa
Mostra fotografica con gli scatti della fotografa e amica Neva Gasparo
a cura di Lorenzo Abeni e Martina Mineri
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Getsemani (Chiesa di tutte le Nazioni), 5 marzo 2014, ore 14.41. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Getsemani, un orto di ulivi insignificante, appartato, quasi nascosto: eppure quanta forza scaturisce ancora oggi da quegli – ormai pochi – contorti tronchi d'albero, ma dalle radici salde e forti. (Marco Callegari) Getsemani (Chiesa di tutte le Nazioni), 5 marzo 2014, ore 14.41. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Getsemani, un orto di ulivi insignificante, appartato, quasi nascosto: eppure quanta forza scaturisce ancora oggi da quegli – ormai pochi – contorti tronchi d'albero, ma dalle radici salde e forti. (Marco Callegari) Città Vecchia di Gerusalemme, 18 febbraio 2017, ore 11.57. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Nella Città Vecchia un raggio di sole disegna, sul muro di un edificio, un piccolo trapezio luminoso, lasciando il resto della via in leggera penombra. L'arrivo di un nuovo giorno è graduale, privo di forti contrasti o bruschi passaggi tra tenebre e luce. Si percepisce un'atmosfera distesa e frizzante, carica di novità, che consente di apprezzare il duplice volto di Gerusalemme: un'antichissima città, che oltre a conservare traccia delle sue origini, mostra anche il suo lato più moderno. (Veronica Malara) Città Vecchia di Gerusalemme, 18 febbraio 2017, ore 11.57. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Nella Città Vecchia un raggio di sole disegna, sul muro di un edificio, un piccolo trapezio luminoso, lasciando il resto della via in leggera penombra. L'arrivo di un nuovo giorno è graduale, privo di forti contrasti o bruschi passaggi tra tenebre e luce. Si percepisce un'atmosfera distesa e frizzante, carica di novità, che consente di apprezzare il duplice volto di Gerusalemme: un'antichissima città, che oltre a conservare traccia delle sue origini, mostra anche il suo lato più moderno. (Veronica Malara) Acri, 13 luglio 2014, ore 8.19. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Khan al-Umdan, l'antico caravanserraglio ottomano della città vecchia di Acri. Nel passato centro commerciale, oggi silenzioso e deserto luogo ricco di suggestioni per chi si lascia catturare dal suo fascino. (Marco Callegari) Acri, 13 luglio 2014, ore 8.19. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Khan al-Umdan, l'antico caravanserraglio ottomano della città vecchia di Acri. Nel passato centro commerciale, oggi silenzioso e deserto luogo ricco di suggestioni per chi si lascia catturare dal suo fascino. (Marco Callegari) Porta d'Oro (Gerusalemme), 19 febbraio 2017, ore 8.45. Copyright® Neva Gasparo Photographer
La Porta d'Oro, la porta dove Gioacchino e Anna si sono incontrati, la porta da cui Gesù entrò in Gerusalemme, la Porta della Misericordia per gli Ebrei, la più antica porta d'accesso alla Città Vecchia di Gerusalemme, la Porta... (Marco Callegari) Porta d'Oro (Gerusalemme), 19 febbraio 2017, ore 8.45. Copyright® Neva Gasparo Photographer
La Porta d'Oro, la porta dove Gioacchino e Anna si sono incontrati, la porta da cui Gesù entrò in Gerusalemme, la Porta della Misericordia per gli Ebrei, la più antica porta d'accesso alla Città Vecchia di Gerusalemme, la Porta... (Marco Callegari) Città Vecchia di Gerusalemme, 8 marzo 2014, ore 13.26. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Appena arrivati in Città Vecchia si resta colpiti, quasi spaventati, da un che di disordine. Panni stesi, parabole satellitari, condizionatori, incursioni prepotenti e forse troppo moderne tra le pietre bianche antiche di secoli. Ma basta aggirarsi, anche per poco, per le strade coperte del suk, nel labirinto dei vicoli, sui tetti che diventano piazze, per innamorarsi di quell'ammasso brulicante di umanità, di vita. (Martina Molino) Città Vecchia di Gerusalemme, 8 marzo 2014, ore 13.26. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Appena arrivati in Città Vecchia si resta colpiti, quasi spaventati, da un che di disordine. Panni stesi, parabole satellitari, condizionatori, incursioni prepotenti e forse troppo moderne tra le pietre bianche antiche di secoli. Ma basta aggirarsi, anche per poco, per le strade coperte del suk, nel labirinto dei vicoli, sui tetti che diventano piazze, per innamorarsi di quell'ammasso brulicante di umanità, di vita. (Martina Molino) Edicola e cupola della Basilica del S. Sepolcro (Città Vecchia di Gerusalemme), 29 luglio 2017, ore 12.41. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Il complesso, costruito nel IV secolo per volere dell’imperatore Costantino, sorge sul sito del Golgota dove, secondo il Nuovo Testamento, Gesù fu crocifisso e risorse. La rotonda, o Anastasis, la cui cupola sovrasta l’Edicola che custodisce la tomba di Gesù, era l’antico mausoleo voluto da Costantino come cornice al luogo di sepoltura di Cristo. (Alessandra Restagno) Edicola e cupola della Basilica del S. Sepolcro (Città Vecchia di Gerusalemme), 29 luglio 2017, ore 12.41. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Il complesso, costruito nel IV secolo per volere dell’imperatore Costantino, sorge sul sito del Golgota dove, secondo il Nuovo Testamento, Gesù fu crocifisso e risorse. La rotonda, o Anastasis, la cui cupola sovrasta l’Edicola che custodisce la tomba di Gesù, era l’antico mausoleo voluto da Costantino come cornice al luogo di sepoltura di Cristo. (Alessandra Restagno) Quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme, 9 luglio 2017, ore 12.00. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Nonostante tutto, il 2020 ha concesso, a chi ha avuto la possibilità di trascorrerlo a Gerusalemme, il privilegio (chiamiamolo così) di vedere la città e i suoi scorci più suggestivi ed emozionanti in una dimensione di solitudine talvolta surreale. Una condizione ancor più inimmaginabile se si pensa alla normalità delle sue strade e dei suoi mercati, colmi di persone e dei colori più brillanti. (Pierfilippo Saviotti) Quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme, 9 luglio 2017, ore 12.00. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Nonostante tutto, il 2020 ha concesso, a chi ha avuto la possibilità di trascorrerlo a Gerusalemme, il privilegio (chiamiamolo così) di vedere la città e i suoi scorci più suggestivi ed emozionanti in una dimensione di solitudine talvolta surreale. Una condizione ancor più inimmaginabile se si pensa alla normalità delle sue strade e dei suoi mercati, colmi di persone e dei colori più brillanti. (Pierfilippo Saviotti) Cortile di Sant'Elena nel Convento di S. Salvatore, 20 febbraio 2014, ore 13.59. Copyright® Neva Gasparo Photographer
La fotografia di Neva sa dare vita alle pietre. Con la sua macchina fotografica è stata capace di rendere significativi muri e pareti che non sono solo pezzi architettonici, ma luoghi fatti per gli uomini che li abitano. Qui il pozzo, nel cortile di S. Elena, all’interno di S. Salvatore. Ma si osservino i gerani rossi, che sbucano a dare evidenza al colore dorato delle pietre di una immagine altrimenti bicroma. E quella luce, al di là del vetro: qui c’è qualcuno (anche se non lo si vede), i francescani che animano il convento. (Edoardo Barbieri) Cortile di Sant'Elena nel Convento di S. Salvatore, 20 febbraio 2014, ore 13.59. Copyright® Neva Gasparo Photographer
La fotografia di Neva sa dare vita alle pietre. Con la sua macchina fotografica è stata capace di rendere significativi muri e pareti che non sono solo pezzi architettonici, ma luoghi fatti per gli uomini che li abitano. Qui il pozzo, nel cortile di S. Elena, all’interno di S. Salvatore. Ma si osservino i gerani rossi, che sbucano a dare evidenza al colore dorato delle pietre di una immagine altrimenti bicroma. E quella luce, al di là del vetro: qui c’è qualcuno (anche se non lo si vede), i francescani che animano il convento. (Edoardo Barbieri) Quartiere musulmano della Città Vecchia di Gerusalemme, 12 luglio 2018, ore 8.08. Copyright® Neva Gasparo Photographer
I gatti sono una presenza costante nella Città Vecchia. Di giorno si fanno più sfuggenti, nascosti sotto i banchi del mercato, tra le tegole diroccate o in mezzo agli anfratti polverosi. In questo scatto ne vediamo uno che riposa su un materasso abbandonato, forse approfittando del poco via vai circostante. Di notte, invece, escono dai loro nascondigli e prendono possesso delle stradine: dall'interno delle case si sentono miagolii, corse, cacce notturne e corteggiamenti. Un altro tipo di abitanti che reclama Gerusalemme per sé. (Lorenzo Abeni) Quartiere musulmano della Città Vecchia di Gerusalemme, 12 luglio 2018, ore 8.08. Copyright® Neva Gasparo Photographer
I gatti sono una presenza costante nella Città Vecchia. Di giorno si fanno più sfuggenti, nascosti sotto i banchi del mercato, tra le tegole diroccate o in mezzo agli anfratti polverosi. In questo scatto ne vediamo uno che riposa su un materasso abbandonato, forse approfittando del poco via vai circostante. Di notte, invece, escono dai loro nascondigli e prendono possesso delle stradine: dall'interno delle case si sentono miagolii, corse, cacce notturne e corteggiamenti. Un altro tipo di abitanti che reclama Gerusalemme per sé. (Lorenzo Abeni) Basilica del S. Sepolcro (Città Vecchia di Gerusalemme), 5 settembre 2015, ore 17.58. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Le scale sono una presenza non inusuale nella Città Vecchia di Gerusalemme. Scale che aiutano nelle salite troppo faticose, scale infide nella discesa con la pioggia o la neve (ecco il perché del corrimano lungo la parete), scale che scandiscono il tempo ritmando il passo del pellegrino e impedendogli di lasciarlo scorrere via troppo velocemente. (Marco Callegari) Basilica del S. Sepolcro (Città Vecchia di Gerusalemme), 5 settembre 2015, ore 17.58. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Le scale sono una presenza non inusuale nella Città Vecchia di Gerusalemme. Scale che aiutano nelle salite troppo faticose, scale infide nella discesa con la pioggia o la neve (ecco il perché del corrimano lungo la parete), scale che scandiscono il tempo ritmando il passo del pellegrino e impedendogli di lasciarlo scorrere via troppo velocemente. (Marco Callegari) Chiostro del monastero etiope sul tetto della Basilica del S. Sepolcro (Città Vecchia di Gerusalemme), 7 luglio 2014, ore 14.13. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Mentre all'interno del Sepolcro le diverse chiese si trovano a convivere attraverso lo Status Quo i monaci della Chiesa Ortodossa Etiope si sono ritagliati il loro spazio sul tetto della Basilica. (Nicola Pensa) Chiostro del monastero etiope sul tetto della Basilica del S. Sepolcro (Città Vecchia di Gerusalemme), 7 luglio 2014, ore 14.13. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Mentre all'interno del Sepolcro le diverse chiese si trovano a convivere attraverso lo Status Quo i monaci della Chiesa Ortodossa Etiope si sono ritagliati il loro spazio sul tetto della Basilica. (Nicola Pensa) Chiesa della Flagellazione (Città Vecchia di Gerusalemme), 3 febbraio 2017, ore 10.39. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Il santuario della Flagellazione è all'inizio della Via Dolorosa, che termina sul Calvario. Ma a pochi passi c'è la tomba vuota. «Ci sono momenti in cui anche i santi, improvvisamente, dubitano di tutto: del loro amore e di Dio. Nessuna luce ci può essere data senza questa notte. Il Cristo ha sperimentato in una sola notte di angosce e dubbi ("Padre, Padre perché mi hai abbandonato?") tutte le nostre notti oscure» (Emmanuel Mounier). (Luca Rivali) Chiesa della Flagellazione (Città Vecchia di Gerusalemme), 3 febbraio 2017, ore 10.39. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Il santuario della Flagellazione è all'inizio della Via Dolorosa, che termina sul Calvario. Ma a pochi passi c'è la tomba vuota. «Ci sono momenti in cui anche i santi, improvvisamente, dubitano di tutto: del loro amore e di Dio. Nessuna luce ci può essere data senza questa notte. Il Cristo ha sperimentato in una sola notte di angosce e dubbi ("Padre, Padre perché mi hai abbandonato?") tutte le nostre notti oscure» (Emmanuel Mounier). (Luca Rivali) Coppia di ebrei ultraortodossi nella Città Vecchia di Gerusalemme, 21 febbraio 2014, ore 16.09. Copyright® Neva Gasparo Photographer
«Siamo tutti viandanti e pellegrini, perché, anche se non muoviamo un passo nello spazio, avanziamo inesorabilmente nel tempo. Anche se non compiamo il pellegrinaggio a Gerusalemme, siamo comunque temporalmente diretti verso la Gerusalemme celeste». (Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso) (Alessandra Restagno) Coppia di ebrei ultraortodossi nella Città Vecchia di Gerusalemme, 21 febbraio 2014, ore 16.09. Copyright® Neva Gasparo Photographer
«Siamo tutti viandanti e pellegrini, perché, anche se non muoviamo un passo nello spazio, avanziamo inesorabilmente nel tempo. Anche se non compiamo il pellegrinaggio a Gerusalemme, siamo comunque temporalmente diretti verso la Gerusalemme celeste». (Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso) (Alessandra Restagno) Cupole della Basilica del S. Sepolcro, fotografate dalla terrazza di Maria Bambina il 26 luglio 2017, ore 6.10. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Albe venute da lontano, dirette luminose al domani. Ad ascoltarle: noi, silenziosi guardiani della soglia. (Margherita Fabbri) Cupole della Basilica del S. Sepolcro, fotografate dalla terrazza di Maria Bambina il 26 luglio 2017, ore 6.10. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Albe venute da lontano, dirette luminose al domani. Ad ascoltarle: noi, silenziosi guardiani della soglia. (Margherita Fabbri) Patriarcato Greco-Ortodosso (Città Vecchia di Gerusalemme), 2 settembre 2015, ore 4.52. Copyright® Neva Gasparo Photographer
È l’alba. Neva, come spesso accadeva, si era già alzata e, tra un po’ di caffè freddo e una sigaretta, eccola a far foto. Qui, nella luce calda del mattino, si vede un particolare della chiesa del Patriarcato Greco-Ortodosso, credo preso dai piani alti di S. Maria Bambina: la croce in alto, il profilo dorato di un archetto. A Gerusalemme si impara che anche il cristianesimo ha forme e tradizioni diverse che devono imparare a conoscersi e a rispettarsi reciprocamente, perché la testimonianza data al mondo sia “sinfonica”. (Edoardo Barbieri) Patriarcato Greco-Ortodosso (Città Vecchia di Gerusalemme), 2 settembre 2015, ore 4.52. Copyright® Neva Gasparo Photographer
È l’alba. Neva, come spesso accadeva, si era già alzata e, tra un po’ di caffè freddo e una sigaretta, eccola a far foto. Qui, nella luce calda del mattino, si vede un particolare della chiesa del Patriarcato Greco-Ortodosso, credo preso dai piani alti di S. Maria Bambina: la croce in alto, il profilo dorato di un archetto. A Gerusalemme si impara che anche il cristianesimo ha forme e tradizioni diverse che devono imparare a conoscersi e a rispettarsi reciprocamente, perché la testimonianza data al mondo sia “sinfonica”. (Edoardo Barbieri) Quartiere ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme, 20 febbraio 2017, ore 15.34. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Se sappiamo ascoltarle, le case del quartiere ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme ci parlano, ci suggeriscono una melodia per tanti conclusa, ma ancora viva nel cuore di chi vi abita. (Noemi Taborelli) Quartiere ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme, 20 febbraio 2017, ore 15.34. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Se sappiamo ascoltarle, le case del quartiere ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme ci parlano, ci suggeriscono una melodia per tanti conclusa, ma ancora viva nel cuore di chi vi abita. (Noemi Taborelli) Via Dolorosa ed Ecce Homo, 5 marzo 2014, ore 15.13. Copyright® Neva Gasparo Photographer
La prospettiva della Via Dolorosa come luogo dell'ingiustizia estrema è totalmente ribaltata: questo selciato mostra una via di luce da cui è passata la Salvezza dell'umanità. Percorrerla permette ancora all'uomo di vedere dentro di sé. (Rosaria Patanè) Via Dolorosa ed Ecce Homo, 5 marzo 2014, ore 15.13. Copyright® Neva Gasparo Photographer
La prospettiva della Via Dolorosa come luogo dell'ingiustizia estrema è totalmente ribaltata: questo selciato mostra una via di luce da cui è passata la Salvezza dell'umanità. Percorrerla permette ancora all'uomo di vedere dentro di sé. (Rosaria Patanè) Mura della Città Vecchia di Gerusalemme, 15 luglio 2017, ore 19.02. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Quante mani ti hanno accarezzata; quante lingue ti hanno usurpata; quanti piedi ti hanno calpestata; quante lance ti hanno trafitta; e quanto poco importa quando sono qui davanti, al cospetto della tua Maestà, Gerusalemme. (Giovanni Malaspina) Mura della Città Vecchia di Gerusalemme, 15 luglio 2017, ore 19.02. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Quante mani ti hanno accarezzata; quante lingue ti hanno usurpata; quanti piedi ti hanno calpestata; quante lance ti hanno trafitta; e quanto poco importa quando sono qui davanti, al cospetto della tua Maestà, Gerusalemme. (Giovanni Malaspina) Sito archeologico di Cesarea, 13 luglio 2014, ore 11.59. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Un arco che non regge più nulla, unica vestigia di un mondo che il tempo ha reso polvere. Eppure è ancora là, muto testimone per ricordare che le strutture portanti ben costruite possono reggere qualsiasi urto, mentre il resto svanisce in un soffio. (Marco Callegari) Sito archeologico di Cesarea, 13 luglio 2014, ore 11.59. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Un arco che non regge più nulla, unica vestigia di un mondo che il tempo ha reso polvere. Eppure è ancora là, muto testimone per ricordare che le strutture portanti ben costruite possono reggere qualsiasi urto, mentre il resto svanisce in un soffio. (Marco Callegari) Rockfeller Museum (Gerusalemme), 7 luglio 2018, ore 10.28. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Il Rockfeller Archaeological Museum ci offrì la possibilità, anche solo per qualche ora, di intraprendere un viaggio affascinante e di ineguagliabile profondità nella storia dell'antica terra d'Israele. (Marco Junio Coccari) Rockfeller Museum (Gerusalemme), 7 luglio 2018, ore 10.28. Copyright® Neva Gasparo Photographer
Il Rockfeller Archaeological Museum ci offrì la possibilità, anche solo per qualche ora, di intraprendere un viaggio affascinante e di ineguagliabile profondità nella storia dell'antica terra d'Israele. (Marco Junio Coccari) Neva fotografata da alcuni amici in visita alla Spianata del Tempio di Gerusalemme, 18 luglio 2017, ore 9.22.
Un bel ricordo: una limpida mattinata trascorsa insieme tra battute, commenti e riflessioni mentre, circondati dal blu intenso del cielo, cercavamo di godere appieno di ogni istante. É così che desidero ricordare Neva, con un sorriso sincero e la macchina fotografica, e con quella forza d’animo contagiosa che riusciva ad infondere a chi le stava accanto. (Lorenzo Abeni) Neva fotografata da alcuni amici in visita alla Spianata del Tempio di Gerusalemme, 18 luglio 2017, ore 9.22.
Un bel ricordo: una limpida mattinata trascorsa insieme tra battute, commenti e riflessioni mentre, circondati dal blu intenso del cielo, cercavamo di godere appieno di ogni istante. É così che desidero ricordare Neva, con un sorriso sincero e la macchina fotografica, e con quella forza d’animo contagiosa che riusciva ad infondere a chi le stava accanto. (Lorenzo Abeni)
Al secondo livello di prospettiva, iniziamo a restringere il punto di vista. Proponiamo qui una passeggiata per le vie della Città Vecchia e i luoghi immediatamente vicini, con alcune interpolazioni di altri luoghi pervasi dalla stessa atmosfera in cui antico e moderno convivono, come le immagini di Acri e Cesarea. In questi scatti dominano le strade, la concretezza solida dei muri e della pietra, la volontà di far emergere appieno la realtà della città, svelandone gli angoli. L’imponenza delle strutture e il monocromatismo diffuso si accompagnano a stralci più accesi e colorati: vegetazione, merci, indumenti e decorazioni. Questi elementi sono la modernità e l’incombenza della vita quotidiana che si mescolano alla storia millenaria del luogo, solo sfiorandolo e dandone una veste legata al momento contingente, senza intaccarne la durevolezza, il valore profondo capace di resistere al susseguirsi dei cambiamenti. Ci vengono presentate di spalle, in lontananza o poco definite, alcune figure umane, che animano questi luoghi. Ma qui l’attenzione non vuole essere posta su chi abita la città e la fa propria, ma sulla città in sé, i suoi edifici, le sue strade battute da innumerevoli passi, i suoi vicoli e cortili.