Scorci dalla Terra Santa

Mostra fotografica con gli scatti della fotografa e amica Neva Gasparo

 

a cura di Lorenzo Abeni e Martina Mineri

 

[#0] Introduzione

[#1] Panorami

[#2] Architettura

[#3 Volti]

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La terza parte della mostra è anche la più ampia, per rispetto alla vocazione stessa di Neva, che amava fotografare, più di ogni altro soggetto, persone vere intente alle loro occupazioni, sulle quali l’obiettivo della fotocamera si sofferma pochi attimi senza disturbare e senza influire su ciò che sta accadendo. Troviamo raccolti qui esempi di eventi ordinari, non c’è grandiosità né spettacolarizzazione. Si tratta spesse volte di scatti rubati in cui, grazie alla bravura dell’autrice, il soggetto non si accorge di essere stato fotografato. Questa spontaneità è alla base del senso di naturalezza che emanano le istantanee, stralci che sono stati sottratti allo scorrere del tempo e cristallizzati per permetterci di apprezzarli. Indistintamente vediamo una rassegna di persone di credenze, culture e condizioni diverse: uomini, donne, giovani, anziani, laici, consacrati, musulmani, ebrei, cristiani, ma tutte accomunate in senso positivo dalle medesima pienezza nello sguardo e nei gesti, e anche dalla medesima fragilità. Qui sta la grandezza di Gerusalemme, e forse il suo mistero, nella capacità di unire individui di tutto il mondo in un unico luogo, mentre con determinazione continua cercano di soddisfare un anelito di senso essenziale all’animo umano, al di là delle differenze date dalla storia del proprio popolo o dalla storia personale. In questo modo la ricerca del singolo diviene quella di ognuno e si fa universale. Queste fotografie vogliono essere la dimostrazione che la convivenza nel rispetto e nella collaborazione reciproca è possibile.