Il contributo alle biblioteche francescane di Gerusalemme

La cerchia di amici che aveva gli ha permesso anche di reperire sul mercato antiquario una delle opere più belle che abbiamo da questo punto di vista, una edizione del Bernardino Amico che ha disegnato su scala tutti i santuari principali. […] Così anche altri amici, se gli volevano fare un dono, gli reperivano sul mercato antiquario dei libri, soprattutto itinerari, opere rare sulla storia del Medio Oriente. Quindi le opere più importanti da questo punto di vista le abbiamo acquisite noi nella biblioteca della Flagellazione dello Studio Biblico. Nei casi invece in cui avevamo già un esemplare di un’opera, questa è stata destinata alla Biblioteca Centrale di San Salvatore.

(P. Giovanni Claudio Bottini)

Il contributo di p. Piccirillo alle biblioteche francescane in Terra Santa, oltre al fondo che da lui prende il nome, comprende anche alcuni volumi antichi. Scorrendo il recente catalogo Itinera ad loca sancta di Alessandro Tedesco (2017), il nome del francescano ricorre ben tredici volte tra i possessori e le provenienze dei libri di viaggio. Tra questi, come sottolineato da p. Bottini, si annovera il Trattato delle piante & immagini de sacri edifizi di Terra Santa del frate Bernardino Amico (1620) [foto 1]. P. Piccirillo raccolse ben quattro esemplari di questo volume dalle bellissime illustrazioni [foto 2], tutti custoditi presso lo Studium Biblicum Franciscanum (R 176, R 177, R 3001, R 3002). Un altro libro che può essere segnalato, pur non essendo un itinerarium, sono le Arabicae linguae novae, et methodicae institutiones di frate Antonio da Aquila (1650), una grammatica per l’insegnamento dell’arabo [foto 3].

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Insieme a questo lascito, p. Piccirillo donò alle biblioteche francescane anche le opere da lui scritte. Cercando tra queste, sarà facilissimo imbattersi nelle sue dediche allo Studium Biblicum Franciscanum [foto 4], alla Biblioteca Generale di S. Salvatore [foto 5] o allo stesso p. Custode [foto 6].